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L'Iniziativa

 

organizzazione a cura di
Lo Studiolo di via Beltrami e CineChaplin


In collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale
 

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Piero Longari Ponzone è morto con il piccolo cruccio di non essere riuscito a dire all’amico Bernardo Bertolucci che finalmente dopo molti anni di inspiegabile scomparsa le lucciole erano tornate nel giardino della sua casa.

Lo ripeteva ogni anno al loro ricomparire: dovrei dirlo a Bernardo. È come se avesse affidato a noi il compito di esaudire questo semplice desiderio: Olivia Barbieri con gli amici dello Studiolo ha pensato che questo sarebbe stato il modo migliore.

 

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Abbiamo chiamato a raccolta le persone che hanno amato e condiviso il senso della cultura visiva e cinematografica di un grande regista. Abbiamo considerato anche l’incrocio di punti di vista e di esperienze fra l’intellettuale raffinato e le comparse: gente del posto, lavoratori della terra che rivedevano nello specchio di uno sguardo altro la propria esperienza, la propria cultura maturata attraverso generazioni. Immaginiamo e in parte sappiamo che proprio da questo incrocio di sguardi venivano formulati confronti e giudizi, avvicinamenti e allontanamenti: da una parte l’irruzione potente dell’estetico che il regista applicava alla vita del duro lavoro, dall’altra una specie di imbarazzo, come quando la verità richiede di essere comunicata meglio e più a fondo e l’estetica forse non basta.

La porzione di territorio, che appare nei film di Bertolucci scelti per questa rassegna, presenta un concentrato di storie, personaggi unici nel loro specifico antropologico e contemporaneamente esemplari di un’idea del secolo passato che oggi diventa impossibile raccontare in modo unitario.
Si usa spesso il termine narrazione: in questo caso abbiamo voluto accantonarlo per mettere insieme i materiali più diversi fino a raggiungere i segreti del non detto e del non visto, incuranti della mancanza di una struttura gerarchica, dove le lucciole nel giardino di Piero pesano, nella nostra idea di novecento, quanto la bandiera rossa degli scioperi agrari.

Le lucciole sono tornate, ma cosa non è ritornato e forse non ritornerà? Relazioni, saperi, conflitti e speranze, poesie e musiche senza strumenti, per sola voce, pudori e istinti, capacità di sognare. Tutto questo ha comportato che progettassimo una serie di incontri dedicati soprattutto alle testimonianze, grazie alla sensibilità con cui i membri della famiglia di Piero Longari Ponzone ci hanno permesso
l’accesso alle storie che la loro casa conserva.
Vogliamo difendere e rivalutare la figura del testimone: il testimone fa parte dei fatti, quello che dice è un fatto quanto un paiolo, una mietitrebbia, una corriera.

 

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